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Se sei un imprenditore o un libero professionista, il microcredito è una soluzione finanziaria sicuramente interessante per accedere a somme di denaro utili da investire nella tua attività.

Il microcredito è una forma di finanziamento che prevede l’erogazione di somme di denaro di piccola entità, anche a persone che non hanno le garanzie necessarie per richiedere un prestito bancario.

La funzione del microcredito è quella di aiutare imprenditori, artigiani, professionisti a potenziare la propria attività lavorativa, ad esempio destinando gli investimenti per l’acquisto di macchinari o materie prime.

Che cos’è il microcredito imprenditoriale?

Il microcredito imprenditoriale è una particolare forma di prestito di piccola entità destinata ad imprenditori e professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario.

Dal punto di vista giuridico, il microcredito è disciplinato dagli articoli 111 e 113 del Testo Unico Bancario (TUB) e dal decreto attuativo del Ministro dell’economia e delle finanze n. 176 del 17 ottobre 2014.

In più, alcuni aggiornamenti sono stati introdotti dal Decreto Liquidità (DL 17-03 -2020 n.18 art. 49) e dalla Legge di Bilancio 2022.

Chi può accedere al microcredito?

Possono richiedere un microcredito sia le imprese già costituite, sia i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di cinque anni.

Nello specifico, per la legge possono accedere:

  • Professionisti (autonomi) con partita IVA attiva da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti. In più, i liberi professionisti devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del MISE
  • Ditte individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • S.R.L. semplificate e società di persone, società tra professionisti, e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Inoltre, per poter accedere al microcredito è necessario monitorare anche questi parametri:

  • L’attivo patrimoniale deve essere di massimo 300.000 euro
  • I ricavi lordi devono ammontare a massimo 200.000 euro
  • Il livello di indebitamento non deve superare i 100.000 euro.

Chi eroga il microcredito?

Il microcredito può essere erogato da tre differenti categorie di soggetti:

  • Governo/Enti Pubblici, che possono erogare contributi a fondo perduto;
  • Banche;
  • Operatori finanziari abilitati, iscritti in un apposito elenco tenuto da Banca d’Italia.

Come si accede al microcredito?

Si può accedere al microcredito solamente presentando un progetto, con il quale si illustra l’attività imprenditoriale e le finalità dell’investimento. Tutto inizia con la costruzione di un business plan e con il reperimento di una serie di documenti, che dovrai consegnare alla banca per accedere ai fondi:

  • Il tuo documento d’identità;
  • Una visura camerale aggiornata dell’azienda;
  • Il certificato di attribuzione Partita IVA;
  • La situazione patrimoniale aggiornata.

Dopodiché, sarà la banca stessa a metterti in contatto con una figura che si occuperà di coordinare la richiesta di accesso al microcredito: il Tutor.

Chi è il Tutor microcredito?

Nell’accesso al microcredito interviene la figura del Tutor, così come stabilito dalla legge. Il compito del Tutor è quello di assistere gli imprenditori o i professionisti autonomi nella richiesta di finanziamenti: in particolare, il Tutor verificherà la bontà del progetto imprenditoriale e del business plan redatto dal richiedente, per far sì che la pratica avanzi.

I Tutor sono iscritti in un apposito elenco del MISE, consultabile qui.

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