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Nel contesto in cui viviamo,il mestiere del giornalista comporta non solo responsabilità etiche e deontologiche, ma anche rischi legali concreti.

Pensiamo ad un’informazione pubblicata senza adeguata verifica, un’accusa poi rivelatasi infondata, o anche solo un’opinione male interpretata: tutte queste situazioni possono trasformarsi in contenziosi per diffamazione, violazione della privacy o danni patrimoniali.

Per questo motivo, sempre più professionisti scelgono di sottoscrivere una assicurazione professionale per giornalisti, utile a tutelarsi da richieste di risarcimento e spese legali. 

In questa guida approfondiamo cos’è la polizza RC per giornalisti, cosa copre, quanto costa, e quali sono le convenzioni attive a cui puoi accedere, comprese quelle proposte da SDM Broker.

Cos’è l’Assicurazione RC per Giornalisti

L’assicurazione RC professionale per giornalisti è una polizza che tutela il professionista da richieste di risarcimento legate all’attività giornalistica. Si tratta di una copertura fondamentale per proteggersi in caso di errori, omissioni, pubblicazioni scorrette o dichiarazioni considerate diffamatorie da terzi.

La polizza entra in gioco quando il giornalista viene chiamato a rispondere civilmente per danni causati nello svolgimento della propria attività, inclusi i costi legali e giudiziari. È particolarmente utile nei casi di contenziosi per diffamazione, lesione dell’onore o violazione della privacy, situazioni sempre più frequenti nel panorama mediatico.

Esistono differenze tra chi esercita come giornalista professionista e chi è pubblicista: entrambi possono accedere a coperture RC, ma in genere le condizioni variano in base alla frequenza e natura dell’attività svolta. Per esempio, i vantaggi legati al tesserino da giornalista pubblicista possono dare spesso accesso a convenzioni assicurative dedicate, anche tramite enti di categoria.

Quali danni copre una RC per giornalisti

Una RC professionale per giornalisti è una tutela completa contro i principali rischi legati all’attività editoriale e informativa. Tra le coperture più rilevanti rientrano i casi di diffamazione, lesione della reputazione e violazione del copyright, cioè tutte le situazioni in cui un contenuto pubblicato possa causare un danno a terzi. Non a caso, molte compagnie offrono formule specifiche di assicurazione giornalisti per la diffamazione, proprio perché questo è uno dei rischi più frequenti nella professione.

Oltre ai danni patrimoniali, la polizza copre anche le spese di difesa legale, l’assistenza in giudizio e i costi di eventuali transazioni extra‑giudiziali. 

Accanto alle coperture per il singolo professionista, esistono anche soluzioni dedicate alle redazioni e agli editori, spesso indicate come assicurazione per la testata giornalistica. Queste polizze tutelano l’intera struttura editoriale per i contenuti pubblicati, includendo direttori responsabili, collaboratori e redattori.

La RC per giornalisti è obbligatoria?

No, al momento l’assicurazione professionale per giornalisti non è obbligatoria per legge. A differenza di altre categorie professionali, come ingegneri, architetti, psicologi o commercialisti,  per le quali l’obbligo di stipulare una polizza RC professionale è scattato già dal 15 agosto 2025, i giornalisti non rientrano tra i professionisti vincolati a questa norma.

C’è da dire, però, che pur non essendo un obbligo, l’assicurazione professionale per giornalisti è uno strumento fondamentale per lavorare con maggiore serenità, anche se non è imposta dalla legge. È una scelta di responsabilità, utile a tutelare il proprio patrimonio personale in caso di richieste di risarcimento, soprattutto per chi non è dipendente di una testata ma opera come freelance o pubblicista.

Assicurazione sanitaria per giornalisti e altre coperture complementari

La RC professionale tutela il giornalista per i danni causati a terzi nello svolgimento dell’attività professionale, ma non copre gli infortuni, le malattie o le spese mediche che possono coinvolgere direttamente il professionista. Per questo sempre più iscritti valutano anche una assicurazione sanitaria per giornalisti, utile per garantire rimborsi per visite specialistiche, esami diagnostici, ricoveri o interventi chirurgici.

Parliamo di una copertura complementare, completamente distinta dalla RC, ma spesso consigliata soprattutto ai freelance e agli iscritti alla gestione separata, che non sempre possono contare su forme di tutela sanitaria integrate.

In molti casi può essere utile aggiungere anche una polizza infortuni extra‑professionale, che copre gli incidenti avvenuti nel tempo libero o al di fuori dell’attività lavorativa.

Combinare RC professionale, copertura sanitaria e infortuni consente quindi al giornalista di avere una protezione completa, sia per i rischi verso terzi sia per la tutela personale.

Come scegliere la migliore assicurazione per giornalisti

Scegliere la migliore assicurazione professionale per giornalisti significa valutare attentamente le garanzie offerte e la compatibilità della polizza con la propria attività. 

Ovviamente, non tutti i giornalisti svolgono lo stesso tipo di lavoro: un freelance che scrive articoli di inchiesta ha esigenze diverse rispetto a un redattore dipendente o a una testata giornalistica.

Tra i requisiti minimi da considerare in una RC professionale, consigliamo di tener conto di:

  • la copertura per diffamazione, lesione della reputazione e danni da pubblicazione;
  • la tutela legale, con spese per periti e avvocati comprese;
  • l’estensione a violazioni del copyright o ad altri errori professionali.

Esistono poi coperture base, più economiche, e soluzioni complete, che prevedono franchigie più basse, massimali elevati e tutele estese anche a collaboratori o contenuti multimediali.

SDM Broker è al fianco dei professionisti dell’informazione con soluzioni assicurative personalizzate, pensate per rispondere alle esigenze di chi opera nel mondo della comunicazione.

Richiedi ora un preventivo gratuito e senza impegno: il nostro team ti aiuterà a individuare la polizza più adatta al tuo profilo.

Domande frequenti sulla RC per giornalisti

Quando è obbligatoria la RC professionale?

La Responsabilità Civile Professionale è obbligatoria per molte categorie iscritte a un Albo (come ingegneri, architetti, commercialisti, psicologi).
Per i giornalisti non è obbligatoria per legge, ma l’Ordine Nazionale dei Giornalisti ha attivato convenzioni volontarie per offrire comunque una protezione ai liberi professionisti contro rischi specifici della professione, come diffamazione o lesioni alla reputazione.

Chi non osserva gli obblighi formativi come giornalista?

I giornalisti iscritti all’Ordine, sia professionisti che pubblicisti, sono tenuti a completare un percorso obbligatorio di formazione continua, come previsto dal Regolamento dell’Ordine.
Chi non rispetta gli obblighi formativi può incorrere in provvedimenti disciplinari, che vanno dall’ammonimento fino alla sospensione dall’Albo.

Dove versano i contributi i giornalisti?

I giornalisti versano i contributi previdenziali alla gestione separata o ordinaria dell’INPGI (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani).
Dopo il passaggio dell’INPGI 1 all’INPS, oggi i giornalisti dipendenti fanno riferimento all’INPS, mentre i freelance iscritti alla Gestione Separata continuano a versare i contributi all’INPGI 2, accessibile con login dedicato.